La meditazione per lo sviluppo psichico

fonti

The Llewellyn Practical Guide to The Development of Psychic Powers by Denning and Phillips

Il Corpo Energetico si forma con più di 72000 Nadi e attraverso la meditazione possiamo ricevere l’energia cosmica e purificare tutte le zone eteriche grazie al suo flusso intenso. L’energia cosmica è la “forza vitale” ed è essenziale per espandere la nostra Coscienza. quotidianamente oltre che attraverso la respirazione riceviamo energia sia nel sonno profondo che nel silenzio totale, infatti quando abbiamo pensieri, l’afflusso dell’energia cosmica è ostacolato.

Ma questa energia acquisita attraverso il sonno purtroppo è limitata e spesso non è sufficiente per attraversare il viaggio verso il Sé Superiore. Il sonno è meditazione inconscia, mentre la meditazione è sonno cosciente. La meditazione è il viaggio della nostra coscienza dal corpo alla mente, dalla mente all’intelletto, dall’intelletto al sé e oltre.

Oltre al bilanciamento dei chakra la meditazione ci consente di avere un dialogo interiore con noi stessi, e attivare il Terzo Occhio: quest’area è in gran parte responsabile della nostra capacità di ricevere informazioni, messaggi e visioni.

È stato dimostrato che le tecniche di meditazione contribuiscono al rilassamento del sistema nervoso autonomo con effetti positivi e duraturi e alla purificazione energetica della propria aura. Quindi sei una persona unita: il tuo corpo e la tua psiche lavorano insieme.

La forma di meditazione che consiglio per lo sviluppo dei poteri psichici si basa su una tecnica di meditazione molto semplice con radici nelle pratiche monastiche degli Esicasti. Questa meditazione dovrebbe essere eseguita almeno una volta al giorno, poiché la liberazione di energia e il senso di benessere che provoca sono di grande beneficio nel rafforzare e intensificare i poteri psichici. Viene nominata in uno di questi gioielli della “ Guida pratica allo sviluppo dei poteri psichici” ed è la “Formulazione Tabor”.

La Formulazione Tabor

La Formulazione Tabor è una tecnica di meditazione molto semplice con radici nelle pratiche monastiche degli Esicasti. Il nome deriva dal monte Tabor, il luogo biblico della Trasfigurazione di Cristo. Ciò si riferisce quindi anche alla teologia di san Gregorio Palamas, il quale insegnava che la luce vista dagli apostoli sul monte Tabor era la “Luce Increata” di Dio, e che questo era lo stesso fenomeno spirituale prodotto dalle pratiche dell’esicasmo.

Nel XIII secolo, alcuni monaci di un monastero greco utilizzavano un metodo di respirazione ritmica, congegnato in modo tale da poter pronunciare il nome di Gesù ad ogni respiro. Avevano, infatti, un mantra e un sistema di respirazione. Allora uno dei monaci più anziani, che forse sapeva un po' più di quanto diceva, cominciò a consigliare ai novizi di aggiungere a questa procedura la pratica di fissare lo sguardo al centro del corpo. I risultati furono molto interessanti, perché dopo aver seguito questo esercizio per qualche tempo, i monaci cominciarono a percepire una luminosità distinta che procedeva, a quanto pare, dai loro corpi fisici. Quando lo fecero sapere, come sembra abbiano fatto dopo circa mezzo secolo, un altro monaco di nome Barlaam, proveniente dalla Calabria, cominciò subito a prendersi gioco di loro, chiamando gli “omphalo-psychoi” cioè gli uomini le cui anime erano in i loro ombelichi. La questione non finì lì, perché un altro monaco, questa volta appartenente al Monte Athos, si schierò dalla parte dei mistici ridicolizzati e dichiarò che la luce che potevano vedere non era altro che la luce del corpo spirituale, la luce descritta come avente testimoniato nella Trasfigurazione sul monte Tabor. Questo monaco dell'Athos fu un notevole studioso: si chiamava Gregorio Palamas e in seguito divenne arcivescovo di Salonicco; le sue opinioni furono successivamente confermate dalla Chiesa ortodossa. Ma non dobbiamo sorprenderci che gli Esicasti, come vennero poi chiamati, vedessero un tale splendore se ricordiamo che il Centro dell’ombelico è associato al plesso solare.

La Formulazione Tabor, quindi, è un'interpretazione redatta della pratica degli Esicasti. Invece della Preghiera di Gesù, il praticante può scegliere i propri mantra come rilevanti per il suo attuale programma di pratica. Ecco la formula completa fornita in “Poteri psichici” di Llwelyn.

Inoltre abbiate l’accortezza di eseguire una Meditazione Tabor come parte del vostro programma d’esercizio giornaliero.

REGOLE PER LA PRATICA.

Sedete comodi con i palmi delle mani appoggiati alle cosce. Mantenete la posizione per tutta la durata della meditazione.

Fase uno: Respirazione semplice – Abbassa lo sguardo, fissandolo sull'ombelico o su un punto in quella regione. Respira in modo uniforme e delicato il più profondamente possibile senza sforzo. Se la tua mente divaga, non appena te ne accorgi riportala dolcemente ma con fermezza al tuo respiro.

Fase due: Consapevolezza della Luce – Entrando nella seconda fase della meditazione, durante l'inspirazione sii consapevole di una nebulosa radiazione di luce dorata, che è anche una radiazione d'amore, appena sotto lo sterno; sembra formare una nuvola luminosa a metà strada tra il tuo ombelico (che continui a guardare in basso) e il tuo mento.

Non devi fare nulla per quella luce. Semplicemente esserne consapevoli, esserne illuminati, esserne amati. Accetta quella consapevolezza; non pensarci, non provare nemmeno ad aspirarvi. Continua semplicemente ad essere cosciente di ciò e del tuo respiro.

Fase tre: Espressione silenziosa – Mantenendo la consapevolezza del tuo respiro e dei mantram leggeri, “pronunciati” silenziosamente – frasi o singole parole – che ritieni adatti alla tua meditazione: formula ogni parola distintamente nella tua mente, ma senza vocalizzazioni o movimento della bocca. Avrai bisogno di due mantra da usare insieme, uno per l'inspirazione e uno per l'espirazione. Il loro scopo principale è esprimere in breve qualcosa della tua relazione essenziale con il Cosmo. È affermare il tuo legame di unità con il Cosmo: quel legame in cui sei sostenuto dalla beneficenza del Tutto, partecipando allo stesso tempo attivamente al Tutto.

Denning e Phillips forniscono esempi di mantra adatti:

Durante un'inspirazione: Luce e Vita mi riempiono.

In espirazione: condivido la mia abbondanza con tutti.

Oppure

Durante un'inspirazione: Energia.

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